Sembra passato un secolo da quando Donna Summer, nel 1977, scandalizzava con i suoi intonati mugolii, un pubblico ancora impreparato alla commistione tra musica e sesso. Sulle note di “I feel love”, Donna Summer lasciava immaginare, con la sua voce sensuale, molto più di quanto fosse ammissibile alla morale comune dell’epoca. Con l’andar del tempo anche gli ultimi tabù sono caduti e il connubio tra musica e sesso diventa sempre più stretto e intrigante.
La musica: potente veicolo di diffusione di messaggi
La musica è, senza dubbio, un mezzo potentissimo di aggregazione e di diffusione di messaggi finalizzati alla trasmissione di contenuti di vario tipo. Il linguaggio musicale è più immediato, diretto, non ha bisogno di particolari interpretazioni, è un universo condiviso e apprezzato che non fa differenze di etnie, sesso, identità sociali. I giovani rappresentano il bacino d’utenza più ampio, i destinatari della musica pop, techno e house, ma anche gli adulti che hanno superato da tempo gli “anta” non sono insensibili al fascino della musica.
Video musicali hard
I video rappresentano un prodotto commerciale che mira a presentare un brano sotto una particolare angolazione, in cui, oltre ai suoni, prevalgono le immagini, dominano le luci sfavillanti, gli sfondi paesaggistici e, sempre più spesso, scene di sesso talmente esplicite che rendono molto labile il confine tra video musicali e video porno italiani. Molti cantanti di ultima generazione come Rihanna, hanno inserito nei loro video evidenti richiami al sesso, ma anche altri della vecchia guardia come David Bowie non si sottraggono al richiamo prepotente di un business che mira a solleticare la curiosità del pubblico, infatti, il video della canzone “The next day” prevede l’accesso esclusivo a un pubblico adulto. Come si spiega questa tendenza sempre più diffusa? La realizzazione di video musicali hard risponde senza dubbio a una logica di mercato imperante, il video deve rendere immediatamente fruibile l’aspetto trasgressivo della realtà e le immagini si legano in modo inscindibile alla musica, che si imprime, così, nella memoria.
I video musicali che possono essere avvicinati ai video porno puntano principalmente sulla sensualità della figura femminile, un’icona del panorama musicale come Rihanna nel video “Poor it up” manda in visibilio i fan pronti ad associare le movenze aggraziate che mimano gesti esplicitamente sessuali alla musica accattivante. I video musicali con scene hard danno una scarica di adrenalina impareggiabile, facendo leva sul bisogno di evasione da una realtà piatta e senza scosse.